L’amministrazione comunale non può disapplicare la norma interna che prolunga la validità dei titoli fino al 2033, nemmeno se questa è ritenuta in contrasto con il diritto europeo che impedirebbe ogni forma di rinnovo automatico delle concessioni

di AVV. ROBERTA VALLA*

Il tema delle concessioni demaniali marittime è sempre stato foriero di veementi dibattiti i quali, recentemente, sono stati acuiti dalla legge n. 145/2018 con cui è stata disposta la proroga di diritto delle predette concessioni per quindici anni. Tale scelta, per vero, si inserisce in un contesto giuridico piuttosto complesso in quanto caratterizzato, da quasi un ventennio, da un evidente contrasto tra la normativa interna e quella europea e su cui si è anche espresso il Tar Lecce. Quest’ultimo, infatti, ha affermato (sent. n. 72/2021) che l’amministrazione comunale non può disapplicare la norma interna che prolunga la validità dei titoli fino al 2033, nemmeno se questa è ritenuta in contrasto con il diritto europeo che impedirebbe ogni forma di rinnovo automatico delle concessioni.